Alexandrescu Grigore
Data e luogo di nascita |
22 febbraio 1814, Tîrgovişte |
Data e luogo di morte |
25 novembre 1885, Bucarest |
Abstract |
Poeta. Appartenente a una famiglia della piccola borghesia di provincia, non potrà accedere alle esperienze cosmopolite che caratterizzano le biografie dei letterati suoi contemporanei. Compie gli studi a Bucarest presso il Collegio “Sf. Sava” divenendo il protetto di Tache Ghica, padre di Ion Ghica, e di Heliade Rădulescu. Quest’ultimo, nel 1832, ne favorisce l’esordio letterario, pubblicando in Curierul românesc [Il Corriere rumeno] la poesia Miezul nopţii [A mezzanotte]. Dal 1834 al 1837, è arruolato nell’esercito con il grado di sottotenente; dopo un periodo trascorso come funzionario della dogana di Focşani, si dimette e si trasferisce a Bucarest, dove entra nei ranghi della burocrazia diventando funzionario della Segreteria dello Stato. Nel 1840 è arrestato con l’accusa di aver partecipato al complotto contro il principe Alexandru Ghica. Nel 1842, compie con I. Ghica un viaggio nella valle dell’Olt. Questa esperienza ispirerà alcuni dei suoi componimenti più noti, Umbra lui Mircea. La Cozia; Răsăritul lunei; La Tismana; Mormintele. La Drăgăşani [L’ombra di Mircea. A Cozia; L’aurora della luna; A Tismana; I sepolcri. A Drăgăşani] e sarà alla base del resoconto di viaggio Memorial de călătorie [Memoria di viaggio]. Fra il 1846 e il 1860, ricopre vari incarichi pubblici: membro dell’Associazione Letteraria della Romania (1846), redattore della rivista Poporul suveran [Il Popolo sovrano] (1848), direttore della Commissione degli Ospedali Civili (1854), direttore dei Culti (1859), membro della Commissione Centrale di Focşani (1860). Nel 1860, manifesta i primi segni di un disturbo psichico che si accentuerà nel corso degli anni e che lo costringerà ad abbandonare l’attività pubblica e la scrittura. Poeta dai toni malinconici, Alexandrescu non aderisce alla stagione del romanticismo rivoluzionario con testi di impronta militante; allo stesso tempo, accogliendo il modello delle meditazioni lamartiniane, privilegia i toni discreti ed elegiaci della confessione intima. Oltre che nella poesia lirica, Alexandrescu si cimenta con successo nella composizione di epistole e favole, dimostrando acume e arguzia nell’osservazione dei costumi e dei vizi della società contemporanea |
Bibliografia |
Eliezer şi Neftali [Eliezer e Neftali] (Bucureşti, 1832); Poezii [Poesie] (Bucureşti, 1838); Poezii [Poesie] (Iaşi, 1842); Suvenire şi impresii, epistole şi fabule [Ricordi e impressioni, epistole e favole] (Bucureşti, 1847); Meditaţii, elegii, epistole, satire şi fabule [Meditazioni, elegie, epistole, satire e favole] (Bucureşti, 1863); Opere complete [Opere complete], pref. de Coşbuc (Bucureşti, 1902); Opere complete [Opere complete], ed. îngrijită de E. Gârleanu (Bucureşti, 1907). Traduzioni: Voltaire, Alzira sau americanii [Alzira o gli americani] (Bucureşti, 1835); Laboulaye, Poveşti albastre [Racconti malinconici] (Bucureşti, 1872) |
1. Adio. La Târgovişte. [Addio. A Tîrgovişte] 2. Umbra lui MIrcea. La Cozia [L'ombra di Mircea. A Cozia]; 3. Toporul şi pădurea [L’ascia e il bosco] |