Coşbuc George

Poeta, traduttore, pubblicista. Si fa notare come poeta fin dall’epoca della società degli studenti “Virtus romana rediviva” e della rivista Musa someşană [La musa del Someş]. Dopo aver abbandonato gli studi universitari in filosofia iniziati a Cluj, si dedica al giornalismo avvicinandosi alla rivista Tribuna [La Tribuna] (dal 1887, a Sibiu). Qui pubblica la poesia Nunta Zamfirei [Le nozze di Zamfira] (nel 1889), che lo consacra come poeta della tradizione autoctona, dove la visionarietà di sorgente romantica si combina con l’immagine di un villaggio idealizzato, per cui la quotidianità delle relazioni umane acquista esemplarità di ballata. Attraversati i Carpazi, in Romania conoscerà la gloria letteraria, si dedicherà a una straordinaria attività di animatore culturale, contribuendo alla pubblicazione di riviste come Vatra [Il Focolare], Sămănătorul [Il Seminatore], Viaţa literară [La Vita letteraria], Ziarul unui pierde-vară [Il giornale di un perditempo], traducendo capolavori della letteratura di tutti i tempi (Eneide, Odissea, Sakuntala, La Divina Commedia) ecc. Dal 1900 è membro corrispondente dell’Accademia Rumena. Risultato della combinazione di elementi classici e autoctoni, la sua opera è per vastità e variegatezza una delle più importanti e  difficili da classificare nel contesto della prima modernità rumena, il cui successo (consacrato dal canone scolastico, dal circuito della cultura rurale, minore ecc.) rimane fino ad oggi un caso singolare.

Balade şi idile [Ballade e idilli] (Bucureşti, 1983); Fire de tort [Fili di canapa] (Bucureşti, 1896); Versuri şi proză [Versi e prosa] (Caransebeş, 1897); Povestea unei coroane de oţel [Il racconto di una corona d’acciaio] (Bucureşti, 1899); Ziarul unui pierde-vară [Il giornale di un perditempo] (Bucureşti, 1902); Dintr-ale neamului nostru [Delle cose del nostro popolo] (Bucureşti, 1903); Cîntece de vitejie [Canti di prodezza] (Bucureşti, 1904); Balade culese de George Coşbuc [Ballate raccolte da George Coşbuc], I-II (Bucureşti, 1913)