1810
Gheorghe Asachi
Cătră Tibru[Al Tevere]
O, tu, superbo fiume, che spieghi le tue onde
Fra sette colli, la fama dell’antica Ausonia,
Da te pretendo oggi, nei profondi dolori,
Rifugio e quieto riposo presso le verdi rive.
Aer più dolce e sereno ancor non trovai altrove,
Valli, radure, rocce, fiumi che tanto mi esortassero
La cruda passione che il cor mi trafigge
A rinominar nella dolce lingua della nobile Italia.
Né ancor suonando col flauto canti nell’ombrosa Dacia
Ho udito in gioventù dolci versi così quieti
Come suona di Petrarca l’armoniosa lira.
Né altrove più soavi vidi, né più serene
Due stelle incantatrici fra le grazie più belle
Di quelle che brillano oggi sulle latine terre
(Gh. Asachi, Cătră Tibru (1810), în Id., Opere, I, Ediţie critică şi prefaţă de N. A. Ursu, Minerva, Bucureşti, 1973, pp.....)