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Cronologia della Letteratura Rumena - UniFI
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1834

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Gheorghe Asachi
L. 4

Scorto dal raggio di propizia stella,
Scese dal colle il pastorello Alciro,
Ch’al bosco ognora un bel desir l’appella
Delle Muse e di Leuca ermo ritiro.

Ei là cantò su cetra ancor novella:
“Gemma più chiara d’oriental zaffiro,
Onde tuo sesso nouva luce abbella,
O Leuca tue virtù non vezzi ammiro”.

Mentre ci cantava scocca dal cipresso
Un strale Amor, sdegnato, e disse: “sconte
In te mille disprezzi un colpo stesso;”

Ratto d’Igia cors’egli al sacro fonte,
E quella trasse il dardo al sen impresso,
Ma nol sanò, siccome appare in fronte.

(Leucaida lui Alvaro Corintio-Dacico (G. Asachi). Traducere, ediţie. prefaţă şi studiu de G. Sorescu, Minerva, Bucureşti, 1974, p. 17)

 
ultimo aggiornamento: 29-Mar-2007
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