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Cronologia della Letteratura Rumena - UniFI
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1849

Politica europea

Gennaio-luglio, in Transilvania, l’esercito formato da soldati provenienti dalla regione dei Carpazi occidentali (moţi),  guidato dal rivoluzionario Avram Iancu, difende i monti Apuseni dall’esercito ungherese, che non riesce a conquistare le montagne. Dopo il ritiro dell’esercito austriaco in Muntenia, le uniche forze che si oppongono agli ungheresi sono quelle guidate dai tribuni rumeni; 5 gennaio, Pest è occupata dalle truppe imperiali. Sull’intero territorio che queste controllano è dichiarato lo stato di emergenza; 24 gennaio, il primo ministro austriaco, il principe Schwarzenberg, accorda al generale Puchner, comandante delle truppe austriache di Transilvania, il permesso di sollecitare l’aiuto dell’esercito russo, che si trova a sud dei Carpazi, in Muntenia; 5 febbraio, l’Assemblea Costituente proclama la Repubblica Romana e dichiara cessata l’esistenza del potere laico del Papa. Giuseppe Mazzini diventa uno dei capi della Repubblica; 12 febbraio, il Granduca della Toscana fugge chiedendo asilo al re Ferdinando II di Borbone; 18 febbraio, a Firenze è proclamata la Repubblica. Lo stesso giorno, a Gaeta il Papa chiede alle potenze europee, Francia, Spagna, regno delle Due Sicilie e Austria, di intervenire per ristabilire la sua autorità; 19 febbraio, a Livorno è proclamata la Repubblica; 22 febbraio, in Piemonte, le elezioni portano al potere un governo favorevole alla guerra, alla cui guida vengono nominati il generale Chiodo e il democratico Urbano Ratazzi, che hanno il compito di preparare una nuova guerra contro l’Austria; 12 marzo, la folla rivoluzionaria costringe il re del Piemonte a riprendere la guerra; 20 marzo, l’esercito imperiale della Transilvania, di fronte all’offensiva ungherese guidata dal generale Bem, si ritira in Muntenia; 23 marzo, gli austriaci sconfiggono i piemontesi a Novara; 23 marzo-1° aprile, Brescia è conquistata dagli austriaci, alla fine di un’eroica resistenza. Sanguinose rappresaglie guidate dal generale Haynau; 24 marzo, il re del Piemonte, Carlo Alberto, abdica a favore di suo figlio Vittorio Emanuele II, che firma l’armistizio con gli austriaci a Vignale. Si sciolgono i corpi militari formati da volontari, mentre una parte del Piemonte è occupata dall’Austria; 27 marzo, la Bucovina riceve una Costituzione imperiale, si separa dalla Galizia e diventa, all’interno dell’Impero austro-ungarico, un Ducato Autonomo guidato da un governatore nominato da Vienna; 29 marzo, a Roma si costituisce un governo repubblicano guidato dal triumvirato Mazzini-Saffi-Armellini; 31 aprile-2 aprile, rivolta a Genova, città a maggioranza democratica e repubblicana, repressa dal generale piemontese La Marmora; 2 aprile, Venezia, assediata dagli austriaci, dichiara la sua decisione di resistere a oltranza; 2-26 aprile, l’esercito ungherese ottiene vittorie su tutti i fronti contro l’esercito dell’esercito imperiale; 11 aprile, la Toscana respinge l’appello del 30 marzo di unirsi alla Repubblica Romana, intanto i moderati richiamano il duca Leopoldo, che tornerà sul trono il 24 luglio; 14 aprile, in Ungheria, l’assemblea dei “rappresentanti del popolo” dichiara la detronizzazione della dinastia degli Asburgo e proclama l’Ungheria “stato libero e indipendente”, nominando governatore generale Kossuth Lajos. Si forma una commissione con il compito di redigere la Dichiarazione di Indipendenza della Nazione Ungherese, il cui testo finale sarà approvato dalla Dieta il 19 aprile; 22-23 aprile, il deputato rumeno del Bihor nel Parlamento ungherese, Ioan Dragoş, avvia una mediazione fra Kossuth Lajos e Avram Iancu; 23-24 aprile, Pest è evacuata dall’esercito imperiale, l’esercito ungherese (guidato dal generale Aulich Lajos) entra in città; 24 aprile, chiamato dal Papa, un corpo d’armata francese guidato dal maresciallo Oudinot sbarca a Civitavecchia; 28 aprile, i volontari di Garibaldi arrivati da tutta Italia respingono il primo attacco francese contro Roma; 1° maggio, gli austriaci occupano Pisa; 9 maggio, a Palestrina, i garibaldini sconfiggono l’esercito del Regno delle Due Sicilie, venuto in aiuto dei francesi; 10-11 maggio, gli austriaci occupano Livorno e organizzano rappresaglie contro i rivoluzionari; 11 maggio, Palermo si sottomette all’autorità regia di Napoli; 15 maggio, Bologna capitola di fronte agli austriaci; 19 maggio, i garibaldini sconfiggono l’esercito napoletano a Velletri; 3 giugno, Roma assediata dalle truppe francesi; 15 giugno, l’esercito dei soldati transilvani (“moţi”) sconfigge il colonnello Kemeny Farkas sui monti Apuseni, nei pressi di Abrud; 15-18 giugno, l’esercito zarista avvia l’offensiva contro la rivoluzione ungherese: uno degli obiettivi  è la Transilvania; 19 giugno, abolizione del diritto alla libera associazione in Francia; luglio, elezioni in Piemonte, che portano al potere una maggioranza liberal-democratica; 3 luglio, costituzione democratica della Repubblica Romana; 3 luglio, le truppe francesi occupano Roma; 4 luglio, il triumvirato che guida Roma ordina la capitolazione; 9 luglio, Victor Hugo, deputato nell’Assemblea Legislativa della Francia, tiene un memorabile discorso sulla miseria sociale del paese; 11-13 luglio, occupazione di Buda e di Pest da parte delle truppe imperiali guidate da Julius von Haynau; 14 luglio, restaurazione dell’autorità papale nei territori pontifici; 27 luglio, in Francia, una nuova legge limita i poteri della stampa; 28 luglio, il Granduca della Toscana entra a Firenze; tutte le misure assunte dai rivoluzionari sono abolite; 28 luglio, muore, durante l’esilio portoghese, l’ex re del Piemonte, Carlo Alberto; 28 luglio, la dieta ungherese approva la legge sulle nazionalità, a seguito della quale i rumeni, gli ebrei e gli slavi acquisiscono alcuni diritti nazionali; 31 luglio, le truppe zariste sconfiggono l’esercito ungherese del generale Bem nei pressi di Albeşti, in Transilvania; 1° agosto, la dieta ungherese e il governo si ritirano ad Arad; 6 agosto, trattato di pace fra Piemonte e Austria, con cui viene ripristinato il controllo austriaco sulla Lombardia, su Venezia e sui principati dell’Italia centrale; 9 agosto, Kossuth Lajos accorda il comando militare supremo al generale Bem, che è sconfitto il giorno seguente durante la battaglia di Timişoara

Politica rumena

1° febbraio, le truppe russe entrano in Transilvania. I rumeni sconfiggono, in Transilvania, a Mărişel (nei pressi di Cluj), un corpo d’armata ungherese; 25 febbraio, la delegazione dei rumeni di Transilvania, guidata dal vescovo Andrei Şaguna, consegna all’imperatore d’Austria la Petizione generale dei capi rumeni di Transilvania, Banato e Bucovina, con cui si chiede un’unica entità statale per i rumeni dell’Impero, rappresentanza proporzionale in un Parlamento imperiale, amministrazione in lingua rumena nei territori dove i rumeni rappresentano la maggioranza della popolazione; 1° marzo, l’esercito ungherese di Jozsef Bem occupa Sibiu, da dove il Comitato Rivoluzionario si ritira in Muntenia; 1° maggio, la convenzione di Balta-Liman fra la Turchia e la Russia fissa lo statuto dei Principati Rumeni dopo la sconfitta della rivoluzione; 6 maggio, l’esercito ungherese del maggiore Hatvani viola l’armistizio concluso durante le trattative con Avram Iancu e attacca Abrud, catturando due comandanti rumeni (i prefetti Ioan Buteanu e Petru Dobra), che successivamente saranno giustiziati; 10 maggio, l’esercito dei soldati transilvani (“moţi”) di Avram Iancu libera Abrud, città dei Monti Apuseni. Ioan Dragoş, il deputato rumeno che aveva condotto i negoziati con gli ungheresi, è accusato di tradimento  e giustiziato; 20 maggio, l’esercito dei soldati transilvani (“moţi”) sconfigge il maggiore Hatvani sugli Apuseni, fra Roşia e Abrud; 28 maggio, a Debrecen (Ungheria), il rivoluzionario rumeno Nicolae Bălcescu guida la trattativa con Kossuth Lajos, per tentare un accordo fra i rivoluzionari rumeni e quelli ungheresi; 6 luglio, un corpo d’armata ungherese tenta di penetrare negli Apuseni, ma è sconfitto dalla legione del tribuno Nicolae Corches. Il comandante Vasvary Pal cade durante la battaglia; 14 luglio, Nicolae Bălcescu e Kossuth Lajos concludono il cosiddetto “Progetto di pacificazione”, con cui si promette ai rumeni transilvani una serie di diritti (inclusa la formazione di una Legione rumena), in cambio della rinuncia alla lotta

Societatà, cultura
 
Periodici
 
Autori, sono nati 
Dimitrie Ollănescu-Ascanio; Teodor Ştefanelli
Autori, sono morti
Costache Conachi 
Opere straniere

Mémoires d’outre-tombe [Memorie dell’oltretomba] (René de Chateaubriand); La Révolution de 1848 [La rivoluzione del 1848] (Lamartine); Confessions d’un révolutionnaire [Le confessioni di un rivoluzionario] (J. Proudhon); David Copperfield (1848-1850, Charles Dickens ) 

Opere rumene

Souvenirs et impressions d’un proscrit par Un Roumain (Ion Heliade Rădulescu); Pocăinţa omului dezmerdat sau vorbire între suflet şi trup şi osebite sfătuiri folositoare trupeşti şi sufleteşti prin culegere versificate şi date la lumină de Anton Pann [Il pentimento dell’uomo soddisfatto o dialogo fra l’anima e il corpo e diversi consigli utili al corpo e all’anima raccolti in versi e dati alla luce da Anton Pann] (Anton Pann) 

 
ultimo aggiornamento: 13-Set-2019
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